Angolo della lettura - Come leggere
Don Giacomo Alberione con la sapienza maturata all’interno di una passione per la Parola divina e le parole umane nella missione della Chiesa per l’umanità, ci suggerisce:
«Leggere bene il Vangelo! Leggere bene il Vangelo: questo è molto importante. Solo la lettura è già una grande preghiera. Una grande preghiera: leggere!»1 .
«(…) rileggi e torna a leggere. E quando è che devi cessare? Quando chiudi gli occhi, e cioè quando saremo passati all’eternità. Allora il buon Pastore ci sarà svelato in cielo»2 .
«(…) Dare una assoluta preferenza alla lettura e meditazione della Bibbia ed in particolare del Vangelo e Lettere di S. Paolo... scegliere bene i testi... di lettura3 (…), applicare la mente a buone letture, a capire la parola di Dio, alla meditazione è ottima disciplina (…) Leggere ogni cosa, occuparsi dei fatti altrui, sete morbosa di notizie sono frutto di curiosità»4 .
«Non si deve leggere che parcamente ciò che alimenta più la fantasia che l’intelletto, come la maggior parte dei romanzi, o ciò che riguarda le notizie ed i rumori del mondo, come il giornale e certe riviste. Ugualmente si deve dire della radio, cinema, televisione.
Nelle letture bisogna schivare la fretta eccessiva, non voler divorare in pochi momenti un volume intero. Anche quando si tratta di buone letture, conviene farle lentamente, per meglio capire e gustare ciò che si legge.
Or ciò riuscirà anche più facile, a chi studi non per curiosità, non per compiacersi della propria scienza, ma per motivo soprannaturale, per edificare sé ed il prossimo: “Per edificare, e questa è carità...; per essere edificati, e questa è prudenza” (S. Bernardo)»5 .
1 G. Alberione, Alle Suore Pastorelle, 1968, p. 322.
2 G. Alberione, Alle Suore Pastorelle, 1964, p. 22.
3 G. Alberione, Anima e corpo per il Vangelo, pp. 22. 187.
4 G. Alberione, Brevi meditazioni per ogni giorno dell’anno, 1948, p. 255.
5 G. Alberione, Anima e corpo per il Vangelo, p. 76.