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Racconti di fede: sr Chiara Benedetta

3 commentario(i) ...

Mi chiamo sr Chiara Benedetta e vivo da poco più di venti anni nella comunità delle clarisse del monastero S. Quirico di Assisi. Al fonte battesimale ho ricevuto il nome di Chiara ed è proprio questo nome che ha inaspettatamente provvidenzialmente segnato la mia vita.
Sono nata a Milano nel 1970 e sono cresciuta in una famiglia che insieme alla certezza di essere voluta e amata mi ha trasmesso la fede nel Signore Gesù. Nella mia parrocchia di S. Paolo in Rho (Mi) ho sperimentato la cura che il Padre ha per ciascuno dei suoi figli nel volto di alcuni sacerdoti e di figure significative che hanno accompagnato il mio cammino. Tra queste le suore di Gesù Buon Pastore, arrivate negli anni ’70 per prestare il loro servizio pastorale; volti, nomi, storie…perché la storia che il Signore costruisce con noi è sempre una storia concreta: don Roberto, don Giovanni, sr. Margherita, sr. Marta, sr. Franca, sr. Giuliana, sr. Cesarina, sr. Mariangela, sr. Giuseppina…
 
La mia storia scorreva nell’ordinarietà di una ragazza come tante tra scuola, oratorio, amicizie e dentro di me custodivo la domanda, nascosta e forse velata e sotterrata del giovane Francesco: “Signore che cosa vuoi che io faccia?”. Per ciascuno di noi il Padre ha un progetto di vita e di bene ed io ad un certo punto mi sono ritrovata a cercarlo insistentemente come qualcosa di importante e vitale per la mia vita.
 
Dopo un pellegrinaggio ad Assisi e l’incontro con i frati minori della Porziuncola, mi si è fatto chiaro il fatto che credere non è avere una serie di “idee” su Dio, imparare qualcosa a memoria o aggiungere impegno ad impegno ma incontrare una Persona, innamorarsi di lei e desiderare la sua vicinanza. Questo avevano desiderato Francesco e Chiara tanto da donare interamente la loro vita al Signore. È da questa intuizione che è nato il desiderio di verificare se la loro poteva essere anche la mia strada e l’incontro con le sorelle della mia comunità mi ha fatto come “trovare casa”.
 
Sono entrata in monastero il 30 novembre 1991 nei primi vespri della I domenica di Avvento e ogni anno quando torna l’inizio di questo tempo liturgico faccio memoria delle radici del mio SI al Signore e del mio stare, rimanere qui cercando il Suo volto di Padre e ripetendo con la Chiesa “Maranatha! Vieni Signore Gesù”.
 
Tanti sono stati i momenti in cui il Signore mi ha chiesto di fare Pasqua con Lui, i volti della conversione sono stati molti: misericordia, perdono, abbandono alla sua volontà e alla strada tracciata dalla sua provvidenza.
 
Siamo una comunità di sedici sorelle e come ci chiedeva la M. S. Chiara, cerchiamo di essere le une per le altre specchio di un “Vangelo possibile” anche oggi, in questo nostro mondo tanto smarrito: possibile prima di tutto per il nostro cuore sempre tentato di disperdersi e che trova invece pace nella misericordia di Dio.
 
È questa conversione alla misericordia che mi ha accompagnato di più in questi anni e con stupore me lo sono sentito ripetere anche da papa Francesco nell’omelia della S. Messa di inizio del suo ministero (19 marzo 2013): “non abbiate paura della bontà, anzi della tenerezza”.

La vita di fede in monastero ha come vie privilegiate la liturgia, i sacramenti, la Parola di Dio, la vita fraterna: sono queste le fonti a cui attingo e continuo ad attingere nei momenti in cui il Signore mi ripete il suo “Seguimi!”
 
Come Pietro dopo la risurrezione anch’io riascolto il suo Seguimi e come Maria credo che il mio povero SI è parte di quello di tutta la Chiesa che dice ancora all’uomo di oggi che la VITA e la SALVEZZA sono una persona Gesù, volto misericordioso del Padre.



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Elisabetta

24/08/2017 | 09:39

Grazie Sr.Chiara Benedetta, sei una testimone credibile di nostro Signore Gesu' Cristo! Quando puoi dì una preghiera per me. Elisabetta Gualandi

Loredana Beltrame Volpe

25/02/2014 | 17:40

Carissima Sr. Chiara Benedetta, desiderp rimgraziarti per il breve racconto della tua vita. Soprattutto grazie per il tuo "Eccomi" che assicura le tue preghiere a tutta la Santa Chiesa, fiduciosi che porteranno copiosi frutti fra i nostri governanti e fra gli indecisi. Io pure sono un'innamorata di Gesù che è stato sempre presente nella mia vita, specialmente quando il mio sposo e la mia figlia primogenita sono saliti al Padre. Seguiamo "la via" del Vangelo non resteremo mai delusi.Buon Cammino e un forte abbraccio da Loredana

sr.Tarcisia

12/06/2013 | 15:53

è una testimonianza che fa bene al cuore ed aiuta a ripetere nella gioia anche il nostro Si,il mio Si,offerto 63 anni fa. Grazie della bella testimonianza di fede.

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